Ciao ragazze!
Eccomi con un altro post.
Oggi vi parlo di qualcosa di diverso. Qualcosa più vicino al mio lavoro, che amo.
Io il giorno di San Valentino sono andata ad amarmi.
Ieri sono stata ad un incontro dove è intervenuta la Dr.ssa Roberta Bruzzone. Famosa criminologa.
Chi non la conosce!
Per me rappresenta un mito. Io la seguo sin dai suoi esordi -in tv- con la "famosa" macchina della verità.
Ero molto emozionata e incuriosita nel conoscerla. Non vedevo l'ora di poterle stringere la mano e poterle dire una valanga di cose. Cose che penso su di lei come professionista e sulla sua professione.
Ma poi sono rimasta a bocca spalancata e sono riuscita a dirle semplicemente :"Complimenti!". Mannaggia!!
Sin da piccola rincorro il sogno di diventare una criminologa. Forse perchè sono nata a pane e "Piovra", -chi se lo ricorda?- mafia. "Ultimo 1-2-3...", "Palermo-Milano solo andata", il ritorno ecc.
Farei una lista senza fine di film su questo genere che mi sono vista, stra vista o meglio divorata. Riempiendo i miei vuoti con libri a tema. Poi le varie fiction americane, CSI, Criminal Minds (che adoro!) ecc...
Insomma una passione smodata e irrefrenabile.
Mangio, bevo, respiro questo. E amo questo.
E poi amo lei. Non scherzo!
Ero ammaliata, incantata, quasi sotto ipnosi. La guardavo come una bambina che va per la prima volta al luna park. Come una bimba che vede materializzarsi davanti ai suoi occhi il proprio idolo. Si, per me lei è come Justin Bieber o One Direction per le bambine. Mi strapperei i capelli per lei .Potrei eliminare il problema della siccità nel sud africa con le mie lacrime. (Ok Angela, ora non esageriamo!).
Ecco, è chiaro. L'averla conosciuta ha mandato in malora tutti questi anni di buona reputazione come persona sana di mente.
Torniamo serie!
L'incontro si incentrava primariamente sulla "Violenza sulla donna e il suicidio". Si è svolto in collaborazione del Dott. Stefano Calippo. Psicologo in area di inferenza suicidologica.
Vari sono stati i discorsi. Dalla violenza fisica a quella psicologica. La più subdola e difficile da individuare e da eliminare.
Sono stati presentati molti video a riguardo. Uno, solo uno mi ha colpito. Credo abbia davvero toccato quelle piccole corde che abbiamo dentro di noi. Si,. le corde dell'anima.
Il video dura pochissimo ma è d'impatto. C'è una ragazza che si fotografa sempre nello stesso modo per un anno. Osservandolo si può notare come cambia il viso, lo sguardo, i lineamenti possono modificare se costantemente si è esposti a botte, schiaffi, pugni, da seconde persone.
E' stato molto costruttivo e formativo questo incontro. Mai data più adatta da scegliere per cominciare ad AMARCI.
La dr.ssa Bruzzone con i suoi interventi molto diretti, senza giri di parole, arrivando sempre dritta al punto. Spingendo il "bisturi" dentro ognuno di noi, nelle nostre anime. Ci ha fatto davvero pensare. Riflettere su cose, a volte anche più grandi di noi, ma che fanno parte di questa società. La nostra società. Questa è una piaga sociale che,seppur giunta nel 2014, ancora legata a meccanismi, steriotipi mentali antichi.
Ecco, amiche mie, gli uomini NON CAMBIANO, al massimo peggiorano. La sindrome della crocerossina non ha mai salvato nessuno, anzi, finisce che NOI possiamo fare brutta fine.
Concludo con la frase del Papa Karol Woityla e vi abbraccio TUTTE.
P.S. Di foto non ne ho potuto farne molte. Mi sono arraggiata con il cellulare. Sicuramente avete visto la foto che ho postato su Instagram...;)
Eccomi con un altro post.
Oggi vi parlo di qualcosa di diverso. Qualcosa più vicino al mio lavoro, che amo.
Io il giorno di San Valentino sono andata ad amarmi.
Ieri sono stata ad un incontro dove è intervenuta la Dr.ssa Roberta Bruzzone. Famosa criminologa.
Chi non la conosce!
Per me rappresenta un mito. Io la seguo sin dai suoi esordi -in tv- con la "famosa" macchina della verità.
Ero molto emozionata e incuriosita nel conoscerla. Non vedevo l'ora di poterle stringere la mano e poterle dire una valanga di cose. Cose che penso su di lei come professionista e sulla sua professione.
Ma poi sono rimasta a bocca spalancata e sono riuscita a dirle semplicemente :"Complimenti!". Mannaggia!!
Sin da piccola rincorro il sogno di diventare una criminologa. Forse perchè sono nata a pane e "Piovra", -chi se lo ricorda?- mafia. "Ultimo 1-2-3...", "Palermo-Milano solo andata", il ritorno ecc.
Farei una lista senza fine di film su questo genere che mi sono vista, stra vista o meglio divorata. Riempiendo i miei vuoti con libri a tema. Poi le varie fiction americane, CSI, Criminal Minds (che adoro!) ecc...
Insomma una passione smodata e irrefrenabile.
Mangio, bevo, respiro questo. E amo questo.
E poi amo lei. Non scherzo!
Ero ammaliata, incantata, quasi sotto ipnosi. La guardavo come una bambina che va per la prima volta al luna park. Come una bimba che vede materializzarsi davanti ai suoi occhi il proprio idolo. Si, per me lei è come Justin Bieber o One Direction per le bambine. Mi strapperei i capelli per lei .Potrei eliminare il problema della siccità nel sud africa con le mie lacrime. (Ok Angela, ora non esageriamo!).
Ecco, è chiaro. L'averla conosciuta ha mandato in malora tutti questi anni di buona reputazione come persona sana di mente.
Torniamo serie!
L'incontro si incentrava primariamente sulla "Violenza sulla donna e il suicidio". Si è svolto in collaborazione del Dott. Stefano Calippo. Psicologo in area di inferenza suicidologica.
Vari sono stati i discorsi. Dalla violenza fisica a quella psicologica. La più subdola e difficile da individuare e da eliminare.
Sono stati presentati molti video a riguardo. Uno, solo uno mi ha colpito. Credo abbia davvero toccato quelle piccole corde che abbiamo dentro di noi. Si,. le corde dell'anima.
Il video dura pochissimo ma è d'impatto. C'è una ragazza che si fotografa sempre nello stesso modo per un anno. Osservandolo si può notare come cambia il viso, lo sguardo, i lineamenti possono modificare se costantemente si è esposti a botte, schiaffi, pugni, da seconde persone.
E' stato molto costruttivo e formativo questo incontro. Mai data più adatta da scegliere per cominciare ad AMARCI.
La dr.ssa Bruzzone con i suoi interventi molto diretti, senza giri di parole, arrivando sempre dritta al punto. Spingendo il "bisturi" dentro ognuno di noi, nelle nostre anime. Ci ha fatto davvero pensare. Riflettere su cose, a volte anche più grandi di noi, ma che fanno parte di questa società. La nostra società. Questa è una piaga sociale che,seppur giunta nel 2014, ancora legata a meccanismi, steriotipi mentali antichi.
Ecco, amiche mie, gli uomini NON CAMBIANO, al massimo peggiorano. La sindrome della crocerossina non ha mai salvato nessuno, anzi, finisce che NOI possiamo fare brutta fine.
Concludo con la frase del Papa Karol Woityla e vi abbraccio TUTTE.
P.S. Di foto non ne ho potuto farne molte. Mi sono arraggiata con il cellulare. Sicuramente avete visto la foto che ho postato su Instagram...;)
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