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Un Braccialetto Rosso e sei ragazzi.




Uno spot pubblicitario pieno di sorrisi. E io curiosissima.

Pieno di ragazzi. Ragazzi in un ospedale. Tra cure e dottori. Tra lacrime e dolori. 

Pensi-sarà il solito film strappa lacrime, per ricordare che in ospedale c'è chi soffre- ma invece.

Un ospedale. Creato in un bosco.  A pochi metri dal mare. In Puglia. 


Bosco e mare, per far riportare la mente all'immensità. L'immensità del mare senza fine. L'immensità del bosco sconfinato ma vitale. Il polmone dal quale tutti questi ragazzi respirano aria di gioia. Si, pur sempre in un ospedale, ma GIOIA!!


Leo, Vale, Cris, Davide, Tony e Rocco. Il Leader, il Vice-leader, la ragazza, il bello, il furbo e l'imprescindibile.

Sei ragazzi che condividono lo stesso dolore. Il dolore di non poter vivere la loro adolescenza come tutti gli altri ragazzi.
Problematiche diverse che li costringono a star lontani da casa. Lontani dalla famiglia. Lontani dagli amici. Quegli amici che credevano inseparabili ma che invece non lo sono. 


Un simbolo. Un braccialetto rosso, che salderà per sempre la loro amicizia.
Condivideranno tutto insieme. Gioie e dolori. Ansie e delusioni.
Sei amici che porteranno per sempre con loro questo periodo della loro vita.

Trama non molto scontata. Cast tutto nuovo. Musiche meravigliose. Nomi che spaziano da Emma a Greta, Il Cile, Emis Killa, Tiziano Ferro, Vasco Rossi. Passando da Francesco Facchinetti arrivando a Niccolò Agliardi e Laura Pausini. Ma tanti altri ancora hanno dato il loro contributo affinchè questa mini serie su Rai 1, ogni domenica sera, fino al 2 marzo riesca a riscuotere ogni tipo di successo.
Ormai i Braccialetti Rossi hanno fatto storia. Sono il cambiamento e il simbolo di quel dolore, che si fa rosso, come i braccialetti che portano-tutti e sei questi ragazzi- al polso.

Io la sto seguendo. Ne ho sentito parlare molto prima che cominciasse in tv ed ero davvero curiosa. Aspettavo intrepida l'inizio. Devo dire che nel vederlo non ha deluso le mie aspettative.
Si, ci sono momenti dure dove qualche, anzi più di qualche lacrima, ci scappa. Ma si parla pur sempre di tematiche forti dove credo sia impossibile non commuoversi. Poi vedere la forza di questi ragazzi che insieme riescono a superare quei dolori molto più grandi di loro.

Non è vero che si tratta pur sempre di un film. Conosco gli ospedali molto bene e di gente forte, che combatte ogni sacrosanto giorno pur di vederlo passare. Sperando, sempre con il sorriso e con la gioia che è impossibile non essere coinvolto, che arrivi un altro giorno per essere sempre più forti, sempre più duri, più agguerriti, più determinati. Purchè il dolore non abbia la meglio.
E' così che si vive. Come in un ospedale anche quotidianamente la lotta è continua e la spunta chi è più forte. Ma lo spirito di gruppo aiuta a sopravvivere.

Ecco, dire che sono perdutamente innamorata di questa serie tv credo sia ormai palese.

Ora vi bacio bellezze e se vi capita di vederlo io ve lo consiglio con il cuore.















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