Ore dodici in una mattinata di fine gennaio.
Se fosse un profumo sarebbe ai frutti di bosco. L'odore che pervade il bagno nel momento della mia consueta vasca.
Se fosse un'idea è sicuramente quella di iscrivermi in palestra e che la volontà di entrarci non mi abbandoni. Sana dose di coraggio e anche se l'uomo è andato sulla luna ma nessuno ha ancora sconfitto la forza di gravità.
Se fosse un tessuto sarebbe una camicia di flanella leggerissima. Così country. Così inglese.
Se fosse un luogo sarebbe in montagna circondata di neve e quel tramonto tinto di rosa. Da prendere e portate via con te. Ma le cose belle sono così nell'esatto modo in cui sono state create.
Se fosse un cibo di certo i biscotti al burro della mamma fatti ieri. Così casa, così amore.
Un ricordo sarebbe quello trascorso anni fa, dietro i banchi di scuola. Quando quell'anziano -segnato in viso e nell'animo- si è raccontato. Come ogni anno il consueto ventisette gennaio. Non era ebreo ma aveva combattuto in guerra. Raccontava di se e di cosa aveva visto a scolaresche delle scuole medie. Ricordo di avergli chiesto perchè lo facesse ripetutamente ogni anno. Perchè se contino a parlarne il dolore e quelle lacrime saranno sempre vivide nella mia mente e non potrò mai dimenticare.
Io quel dolore e quelle lacrime le ho viste tutte in quell'uomo pur non avendole vissute. Forti. Vivide. Quel dolore che trasuda riscatto. Quelle mille domande senza mai risposta. I mille "perchè?" rimbalzanti in quelle gabbie.
Io, ora, posso solo non dimenticare. Anche in un blog frivolo come questo, in un giorno come questo, scrivo di questo.
Buona giornata -della memoria- a tutte voi.
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