Una ventata d'aria. Fresca per la precisione. Gocce. Una-dietro-l'altra. Poi li diluvio. Così inaspettato.
Siediti, spalanca le finestre ed anche un po il cuore. Sdraiati su quel letto con le lenzuola di lino della nonna che fa tanto estate e limoni. Chiudi le persiane ma non troppo che i pensieri in gabbia non ci vogliono stare. Rilassati e goditi lo spettacolo. Mettiti a nudo neanche tanto in senso figurato e respira, profondamente. L'aria fresca che ti accarezza la pelle, il cuore e i pensieri. Tu con le tue paure. Tu con le tue certezze che forse alla loro certezza non ci credi nemmeno tu. Con le tue sensazioni, emozioni, i tuoi treni persi e quelli presi ma che avresti voluto lasciar andare. Ci sei tu, con il tuo passato ma ormai proiettata verso il futuro.
Tu e soltanto TU!
Lo squarcio di quei tuoni che fanno vibrare i vetri e anche le convinzioni. Respira e rilassati. Chiudi gli occhi e lascia stendere i muscoli e anche qualche ricordo che ti addolcisce gli occhi e il sorriso.
Che Dio benedica i temporali estivi e meno i tsunami di pensieri. Qualche manciata di minuti per lasciarsi andare e poi ritrovarsi e poter riprendere tutto da dove si era lasciato.
Così da concedersi una piccola parentesi
per emozionarsi ancora e ancora...
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