L'aria si fa più sottile, fina e fredda. E si posa sul tuo viso come a se volesse rimanere lì o che tu non vada via. La neve così bianca e pura che vorresti prenderne un pò e portarla con te, ma poi ricordi che certe cose sono belle dove stanno. Le giornate che si accorciano e si fa presto buio e dietro alla finestra immagini e disegni quello che vorresti o ti manca. Le cucine fumanti che profumano di biscotti alla vaniglia o di burro sciolto. Di mani che vorrebbero impastare ma non si sa bene cosa. Di profumi di arance e mandarino. Di castagne da mangiare con il cucchiaino che per certe cose non si è mai grandi abbastanza. Il melograno e la sua opulente bellezza. Case piene di palline glitterate e quell'albero che non sai mai dove far prendere vita e di anno in anno cambia posizione e vestito. Delle risate con tua mamma che forse l'oro con il rosso quest'anno potrebbe andar bene e prende il posto dell'argento dell'anno passato. A voler dire che non è più come prima e come prima ancora ma tutto un divenire. Le candele in ogni angolo della casa. Per dar luce e per quel calore che emanano al cuore e all'anima. A quella candela che di anno in anno è diventata presenza sostituendo l'assenza, la tua. Al pandoro a colazione da inzuppare nel latte. Ai risvegli lenti ma caciaroni. Ai regali. Come ogni anno tu mi chiedi sempre cosa preferisco ricevere e io non so mai cosa rispondere. Alla mamma che per lei non è natale senza presepe. Casa che sa di muschio e poi avvisiamo il prete per partecipare al concorso. I biscotti per i bambini così mangiano roba genuina. Tavole imbandite di mani e di cuore. La voce di Micheal Buble. Le lucine che decorano le strade e che sfuggono da qualche finestra. Il vecchio maglione rosso con le renne che avevo dimenticato di avere. Quel filmda vedere in quattro ma che poi saremo in sei sul divano ricordandoci che il tempo non passa mai. O che passa ma noi siamo sempre li.
La ghirlanda sulla porta. Fatta alle elementari che ogni anno è li appesa alla porta ricordandoci che per quanto fosse pacchiano, chiassoso e invadente. Vizioso, di gola e di magia. Che ogni anno ci promettiamo di non cedere alla magia e all'atmosfera che tutto trasforma. Che destabilizza gli animi e i portafogli. Dalla quale uscirne è sempre una grande impresa. E lo so che non è facile amarlo e in molti lo evitano. Ma se provate a chiudere gli occhi. A respirare quest'aria. Ad ascoltare la musica spogliandovi da ogni condizionamento e pregiudizio. Dai pensieri di ciò che è stato. Dalle paure, dalla nostalgia e rimanete soli con la vostra anima, comincia la magia. Se ci provate a mettere più cuore ed anima forse potrà sorprendervi.
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